Non programmate tutto!!! Si trova posto nei campeggi senza prenotare, e rimanete aperti a tutti gli incontri che farete. Maria S.
VIAGGIATORE DEL MESE
Nome: Maria Scanu.
Età: 30 anni.
Tipo di viaggio: in tenda, con amiche.
Permanenza: 2 settimane.
Periodo: agosto 2016.
Instagram e Facebook: like_a_puffin
Il blog: https://likeapuffin.home.blog/
Indirizzo e-mail: likepuffin@gmail.com
DESTINAZIONE DEL MESE
Destinazione: Corsica, isola francese.
Localizzazione: Mar Mediterraneo, separata a sud dalla Sardegna dalle bocche di Bonifacio.
Per farci un'idea! La Corsica è la giusta combinazione di natura a livello costiero e montuoso. Se state cercando una destinazione che sia fuori dall'Italia, ma allo stesso tempo non troppo lontana, quest'isoletta fa al caso vostro. Raggiungibile facilmente sia in aereo che in traghetto, vi regalerà indimenticabili panorami vicino a cittadine poco affollate. Meta perfetta per viaggi di gruppo, in solitaria, ma anche di famiglia o di coppia.
Tempi consigliati: almeno 2 settimane per girarla da nord a sud, ma se avete a disposizione la metà del tempo non disperate, riuscirete lo stesso a trarne beneficio!
Ciao Maria, un caloroso benvenuto sul blog!
Grazie a te questa settimana rimaniamo vicini a casa, tra limitazioni per la sicurezza di tutti e la possibilità di fare ferie brevi è proprio quello che ci serve! Per di più il tuo viaggio è stato proprio nel mese di agosto, quindi potrebbe essere un ottimo spunto per chi ancora non sapesse dove andare e volesse evadere le mete più affollate. 😄
G: Per “partire” insieme a te in questo racconto, inizierei da quando ancora eri a casa. Come mai hai scelto proprio questa meta?
M: La scelta della meta è stata pilotata dai ricordi che io e mia cugina avevamo da bambine di una bellissima settimana in campeggio fatta in Corsica. Volevamo regalare la stessa esperienza ad una nostra amica che si era appena laureata.
G: Aww, quindi tutto è iniziato con la voglia di condividere! E la decisione di attraversare la Corsica con un pandino è venuta successivamente o è stata chiara fin da subito?
M: Il pandino era l'unico mezzo a disposizione che avevamo, e ci è sembrata un idea folle e bellissima nello stesso tempo.
G: Sicuramente l’auto ti da molta più indipendenza e autonomia a livello di spostamenti, non hai limiti di peso bagagli e, soprattutto, hai molta più libertà nell’acquisto di souvenir dalle forme più bizzarre. Hai mai pensato di tornarci in aereo per un semplice motivo di tempistiche e magari spostarti sull’isola in treno?
M: Sono sarda, e credo sia l'unico motivo per cui non abbia mai pensato di prendere l'aereo, e amo i viaggi on the road, e la macchina ti permette di arrivare ovunque anche in zone remote dove spesso si trovano i campeggi più suggestivi, a questo si aggiunge che la Corsica ha una rete ferroviaria pessima.
G: Immagino siate arrivate ad un porto con il vostro mezzo, e da lì vi siate imbarcate su un traghetto in direzione Corsica. Ti andrebbe di descriverci meglio il viaggio per arrivare all’isola? Ad esempio dicendoci i tempi di percorrenza del traghetto, i costi o la grandezza del mezzo stesso.
M: Si accede alla Corsica con il traghetto attraverso 3 porti Bonifacio, Bastia e Ajaccio. Noi per comodità scegliemmo la partenza da Santa Teresa di Gallura con arrivo a Bonifacio, spendemmo circa 20 euro a testa, il ritorno non lo avevamo programmato e speravamo di poter prendere il traghetto da Ajaccio verso Porto Torres, ma una volta arrivate al porto scoprimmo che la tratta era coperta solo 2 volte a settimana.
G: Classiche sorprese da viaggio all'avventura! Le domande sono rivolte a te, ma usare il plurale ogni tanto è inevitabile. Fatti fare i complimenti, tre ragazze con tanto di bagagli in viaggio per due settimane su una macchina così piccola è davvero da applauso. Come ve la siete cavata con gli spazi?
M: Uno zaino da 45l a testa (anche troppo capiente con il senno di poi), questo era quello che possedevamo come bagaglio personale, avevamo scelto di lavare gli indumenti di volta in volta, le scarpe sono quelle che prendevano più spazio e ci siamo autoregolate, quelle da trekking e i sandali per la città. La macchina era piccola ma a turno guidavamo e stavamo nel sedile di dietro insieme agli zaini, ci sono stati dei momenti in cui ci siamo sentiti mezzo sardine in scatola.
G: Ahahah non fatico a crederci! Quindi consiglieresti a qualcun altro di fare questo tipo di vacanza e con questo tipo di auto?
M: Assolutamente si! A patto però che le persone con cui partiate abbiano spirito di adattamento, gusto per la lentezza e pazienza nella guida. Le strade corse sono ripide, strette, senza guardrail e i distributori di benzina non sono così frequenti; questo è un po' stressogeno. L'altro ingrediente è la complicità: in un viaggio di questo genere è tutto, passare tante ore a stretto contatto aiuta a guardare il proprio compagno di viaggio sotto lenti differenti, escono tutti i lati del carattere di una persona, da quelli più presentabili a quelli che di solito sono nascosti dalla quotidianità.
G: Sante parole!! Le particolarità del viaggio non sono ancora finite, però! Oltre alla scelta del mezzo, anche il tipo di pernotto mi ha strappato un sorriso. Per le vostre nottate in campeggio vi siete portate dietro tenda ed attrezzatura personale o vi siete appoggiate alle “abitazioni” che proponevano i vari posti in cui vi fermavate?
M: Abbiamo dormito esclusivamente in tenda di nostra proprietà, e abbiamo portato dietro con noi fornellino da campeggio, stoviglie (una pentolina, 3 piatti, e posate) mini-tavolino da picnic, qualche molletta, una corda per stendere e tutto l'occorrente per lavare . La maggior parte delle cene e delle colazioni le abbiamo fatte in campeggio, anche perché si fa amicizia facilmente e ci siamo ritrovate a condividere questi momenti anche con i nostri vicini di tenda, nella “privazione” si fa gioco-squadra anche con chi non conosci, per cui si prestano le cose, si invitano colazioni, nella più completa spontaneità. I campeggi in Corsica sono numerosi e ben attrezzati questo sicuramente ha facilitato il viaggio.
G: Davvero meraviglioso, dovrebbe esser sempre così! E a proposito di pernotti all'aperto, che ci puoi dire invece delle temperature? Premettendo che questo sia un anno un pochino imprevedibile a livello di meteo, devi preparaci mentalmente ad un’umidità insistente? O al contrario possiamo seguire la linea del buon Sign. Internet che ci dice sole-caldo-sole?
M: Il meteo dipende dalla zona, sulla costa sicuramente possiamo dare ragione a Internet, sole ed umidità, ma in Corsica spesso soffia il maestrale questo può rendere le giornate più “fresche”, se non soffia vento preparatevi a sentirvi dentro ad un forno. Nella regione di Corte e nella valle della Restonica si dorme a 1500 metri quindi la notte e la mattina presto le temperatura scendono e se non siete abituati conviene avere delle felpe per dormire la notte dentro il sacco a pelo. Durante la giornata invece le temperature salgono, e se si arriva con i trekking a 2622 metri valgono le solite regole, protezione solare e occhiali da sole.
G: Bene Maria, dopo questa risposta ci hai molto incuriositi, direi di tuffarci letteralmente nel vivo del tuo viaggio. Dove siete arrivate precisamente? Vi siete spostate subito o vi siete godute l’approccio con l’isola?
M: Il nostro viaggio partì da Bonifacio, ma la cittadina la visitammo al ritorno, il prima giorno arrivammo verso le 11 e ci spostammo subito in direzione di Ajaccio, godendoci le prime spiagge della Corsica.
G: Ottimo. Ti andrebbe di dirci che percorso avete seguito esattamente in queste due settimane?
M: I primi 3 giorni li abbiamo dedicati a visitare la zona vicina ad Ajaccio, 4 sono stati dedicati alla zona di Corte, altri 3 alla zona di Bastia.
G: Entriamo nello specifico, ci puoi dire che cosa avete visto o almeno fatto in ogni tappa toccata?
M: Il primo giorno abbiamo visitato le spiagge delle costa sud ovest.
Il secondo giorno abbiamo fatto un piccolo trekking lungo la Route des Sanguiners, da cui si possono ammirare le Iles Sanguiners, e passare il pomeriggio spiaggiate in luoghi deserti.
Il terzo giorno è stato dedicato al tour delle Calanques de Piana e in particolare ci siamo ritrovate a camminare lungo il Chemin des Mulatiers e il pomeriggio l'avremo dovuto dedicare ad un tour in battello nella Reserve Naturelle de Scandola ma il forte vento non ci ha permesso ai traghetti di salpare, così siamo andate alla ricerca del famoso ponte genovese di Ota, ma ci siamo perse e siamo state inseguite dai cinghiali (mai dare confidenza ai cinghiali anche se sono addomesticati).
Il quarto giorno ci siamo spostate verso Corte e abbiamo preso posto in campeggio nella valle della Restonica.
Il quinto giorno siamo salite in alta montagna, compiendo una delle tappe del GR30 (un trekking che copre un percorso che va dal sud al nord della Corsica), in particolare siamo stati al Lago Melo e Lago Capitello.
Il sesto giorno l'abbiamo dedicato al Tour del Bozio e alla visita di Corte, perdendoci tra i paesini della zona.
Il settimo giorno invece siamo rimaste a Georges de la Restonica, avendo la tenda sul fiume (campeggio Tuani), ci siamo dedicate una giornata al riposo e a farci il bagno nel fiume.
L'ottavo giorno visita di Bastia e nel pomeriggio siamo arrivate a Centuri dove abbiamo campeggiato.
Il nono giorno abbiamo camminato sul sentiero dei doganieri.
Il decimo giorno siamo tornate a Bonifaccio, abbiamo visitato la citta e siamo ripartite per la Sardegna.
G: Mamma mia che voglia di partire. Ci hai dato degli ottimi spunti e il consiglio sui cinghiali spero l'abbiano letto tutti! 😄 Cascate, porti, cittadine arroccate, golfi… la Corsica ha sicuramente degli scorci bellissimi da offrire! C’è un posto in particolare che ti ha colpita e che vorresti condividere e, a questo punto, consigliare a chi sta leggendo?
M: Impagabile Le chemin des Mulatiers (nelle Calanches) e George de la restonica con visita ai laghi. Faticoso ma con dei panorami mozzafiato, se avete un week end a disposizione io scegliere una di queste due mete.
G: E al contrario, qualcosa che ti ha delusa o che con il senno di poi salteresti?
M: Il tour de Boezio, c'era molto caldo e le chiese, i monumenti erano tutti chiusi.
G: Cosa ci puoi dire delle strade e dei tempi di percorrenza tra una tappa e l’altra? Avete avuto difficoltà o trovato punti particolarmente impegnativi?
M: Con il pandino le tempistiche si allungavano notevolmente, e non sempre il telefono prendeva (per questo vi consiglio di portarvi o una guida o una mappa), così spesso ci siamo ritrovate in strade di montagna veramente pericolose e poco segnalate, soprattutto nella zona tra la costa nord di Ajiaccio e Corte.
G: Uuuuh buono a sapersi! Ne approfitto per ricordare a tutti i viaggiatori che nella pagina "CONSIGLI DI VIAGGIO" potete trovare il mio articolo sull'app che utilizzo io off-line. Torniamo a noi, anzi, a voi! Ho letto di scegliere con attenzione gli hotel, perché quello che si risparmia in denaro lo si impiega poi in tempo per arrivarci, vista la lontananza dalle strade principali. Con i campeggi in che posizione eravate solite trovarvi?
M: Verissimo i posti più belli sono anche i più difficili da raggiungere, ma ripagano notevolmente la fatica, il segreto e stare almeno 2 o 3 notti nello stesso posto, così non si vive lo stress di montare e smontare la tenda ogni giorno che, come immaginerete, occupa parte del tempo in viaggio. Ad Ajaccio abbiamo scelto un campeggio comodo vicino alla città, mentre Tuani nella valle della restonica e il campeggio di Centuri non sono stati facili da raggiungere, tra strade tortuose e a picco, ci vuole un po' si tempo per arrivare, ma una volta arrivati tutto viene ripagato, da pace, natura e buona compagnia.
G: Ci diresti i nomi dei camping in cui vi siete fermate?
M: Camping U Prunelli: ad Ajaccio
Camping Tuani (non prende il telefono): a CorteCamping
Caravaning Isolottu: a Centuri
G: Grazie! E li consiglieresti tutti?
M: Assolutamente sì.
G: A proposito di stare in occhio nelle strade… come quasi in ogni località turistica, dove ci sono vacanzieri ci sono anche furbetti che con le mani lunghe. Ho letto di prestare particolare attenzione a borse e portafogli, vista la percentuale di furti sull’isola. Pensi che sia un consiglio da tenere bene a mente o che sia “solamente” da non sottovalutare come del resto bisognerebbe fare in ogni vacanza?
M: Io consiglio sempre il buon senso, evitare di tenere i soldi tutti assieme e non lasciare oggetti di valore in vista in macchina o dentro la tenda, in Corsica come in Africa.
G: Ancora una volta mi trovi totalmente d'accordo, dovremmo prestar le dovute accortezze in ogni luogo che visitiamo, anche se siamo nella città dietro casa. Diciamo che questo argomento potrebbe sembrar trattato in modo troppo semplicistico, comunque, se ridotto solo ad un collegamento di “turismo-quindi furti”. Di fatti, è molto importante ricordare che la Corsica abbia un trascorso un po’ travagliato a livello di banditismo e di pensiero indipendentista, portando in passato alla formazione di diversi clan, sfociati poi in qualche episodio di terrorismo. Tutte queste correnti differenti di pensiero sono senza dubbio causa delle influenze delle culture vicine, tra cui ovviamente la nostra. Arriviamo, quindi, alla spaccatura dell’isola in due distretti abbastanza distinti: la Corsica del Sud e la Corsica del Nord. Secondo te è vero che si notano molto le differenze tra le due parti?
M: Io non ho notato molta differenza, c'è anche da dire che non ho incontrato molte persone locali, ci siamo interfacciate per lo più con altri viaggiatori. É stato un viaggio dedicato alle escursioni e agli aspetti naturalistici dell'isola e meno all'aspetto culturale/ antropologico.
G: A livello culturale hai notato discrepanze?
M: Sicuramente l'approccio con il turista è molto diverso da nord a sud. Nel sud e nella costa ovest è molto più simile a quello che sì può incontrare nelle nostre coste italiane, spiagge e ristorante di pesce, nel centro c'è un occhio e un'attenzione più legata invece al turismo agro-pastorale. Aziende agricole che propongono tour enogastronomici e laboratori di autoproduzione. Il giorno che ci siamo perse siamo finite in un'azienda di oli essenziali con dei titolari carinissimi.
G: Onde evitare inutili preoccupazioni, vorrei sottolineare come questo passato tortuoso si sia molto attenuato nel corso del tempo, e che per i turisti non ci siano particolari pericoli, essendo il turismo stesso una delle principali fonti di reddito dell’Isola. Tu come ti sei trovata durante il tuo soggiorno? Hai mai percepito sentimenti ostili o, al contrario, ti sei sentita ben accolta dalla popolazione locale?
M: Ma per niente, inoltre ci sono molti italiani che lavorano in Corsica, questo ha reso sicuramente il rapporti molto più morbidi. Nei ristoranti (in cui siamo state forse 4 volte) ci hanno sempre trattato molto bene, non abbiamo mai avuto episodi di scortesia o altro.
G: Non potevo sperare in risposta migliore. A proposito di popolazione locale, si potrebbe dar per scontato che in Corsica si parli solamente il francese, quando invece molti ignorano che questa nazione abbia una lingua propria che, giustamente, punta a mantenere viva, il còrso. Quest’ultima è frutto dell’influenza francese su una radice italiana, più precisamente quella toscana. Hai avuto occasione di conoscere qualcuno che parlasse il còrso?
M: Si durante il tour dei paesini nella zona di Corte, gli anziani e di bambini parlano tra di loro in corso e si rivolgono in francese ai viaggiatori. É un aspetto molto interessante del viaggio in questa zona, da sarda mi rivedo molto in questa dinamica, da una parte si vuole conservare una propria tradizione e dall'altra comunque si vuole essere accoglienti e propositivi verso il nuovo incarnato dai turisti.
G: Quello che hai detto è bellissimo. Voi Maria eravate solite parlare in italiano o in francese?
M: Francese, nella maggior parte dei casi.
G: Non abbiamo ancora affrontato la parte più succulenta del viaggio: la gastronomia! Cosa puoi dirci della cucina locale?
M: Ahahah! Insomma ho mangiato meglio in altre zone del mondo. Tolti i salumi e i formaggi che sono strepitosi, è una cucina che vuole essere un mix tra quella mediterranea e quella del nord Europa.
G: Avete assaggiato un piatto tipico in particolare?
M: Frattaglie di Cinghiale, ma devi essere amante della selvaggina.
G: La Corsica si fa conoscere anche per il bere. So che tra le varie birre l’isola è rinomata per quella al castagno! Voi l’avete assaggiata o avete provato qualche altra bevanda locale?
M: La Pietra è sicuramente la birra più famosa, e sì, è fatta fermentare con la farina di castagno, io ne ho riportato a casse a casa, e in campeggio fa sempre piacere bersi una birretta in compagnia di altri viaggiatori.
G: Il tema musica è sempre il più difficile, ma io ci provo lo stesso: balli tradizionali o canzoni tipiche, hai avuto occasione di assistere a qualcosa?
M: Magari! Non siamo state molto fortunate, non abbiamo trovato nulla di interessante, se non qualche locale di musica dal vivo (principalmente pop) ad Ajaccio, nulla però che valga la pena sottolineare.
G: A livello di costo della vita cosa puoi dirci? Pensi che sia più o meno cara rispetto ad alcune delle nostre località turistiche italiane?
M: Cara. Cara. Persino più della Sardegna. In trattoria si spende 20 / 25 euro a testa, motivo per il quale noi abbiamo portato molte cose da casa e cucinato in campeggio, inoltre facendo la spesa ci siamo resi conto che soprattutto frutta e verdura costano almeno il doppio rispetto all'Italia.
G: Interessante questa differenza di prezzo con la vicina Sardegna, d'altronde è anch'essa un'isola. Parliamo un attimo del turista medio che avete incontrato durante il vostro soggiorno. Hai notato una presenza maggiore di famiglie, di gruppi di amici, o altro?
M: Le famiglie e le coppie vanno per la maggiore, ma come dicevo in campeggio si trovano persone estremamente flessibili, per cui ci si può ritrovare coinvolti ad arrostire con una famiglia di tedeschi, oppure di ritrovarsi persone che si autoinvitano a cena portando pesce arrosto.
G: Consiglieresti questa meta ad un viaggiatore che ama sposarsi in solitaria?
M: Se sei amante dei trekking e dei cammini super consigliato, difficilmente si rimane soli a lungo.
G: Pensi di ritornare in Corsica in futuro?
M: Si, mi piacerebbe organizzare un tour per un piccolo gruppo, e associarci gli esercizi di consapevolezza e meditazione.
G: Sembra una splendida idea e noi i tuoi contatti adesso li abbiamo, quindi chissà... Hai un suggerimento spassionato da dare a chi ti sta leggendo e sta facendo un pensierino su una vacanza prossima in quest’isola?
M: Non programmate tutto!!! Si trova posto nei campeggi senza prenotare, e rimanete aperti a tutti gli incontri che farete.
G: Ultimissima domanda... se qualcuno avesse solamente una settimana di tempo a disposizione consiglieresti di concentrarsi solamente su uno dei due distretti o di decidere punti principali del nord e del sud e di attraversarla tutta comunque?
M: Io farei Corte e la Restonica e la costa Ovest, ma questo è un taglio da un amante della natura e dei cammini, se non siete appassionati o comunque volete farvi il mare allora il sud della Corsica è quello che merita di più.
Io ragazzi non so voi, ma ogni volta che termina un'intervista mi fisso totalmente con la destinazione trattata ed inizio a fantasticare su quando potrei andare e su quanto sarebbe bello inviare un video al viaggiatore che ce ne ha parlato per dirgli " Ehi, guarda qua, grazie a te un altro viaggiatore si riempie gli occhi di questa meraviglia!". 😄 Voi che ne pensate? E soprattutto, avevate mai considerato la Corsica per una vacanza vicina?
Ed eccoci alla parte preferita di molti! Le foto che vedrete oggi sono state scattate da Giada Minutolo e Francesca Trenta, le compagne di viaggio di Maria, nonché parte del team Like a Puffin. Ringrazio ancora Maria per aver condiviso la sua splendida esperienza, sperando che sia di delucidazione e di spunto ad altri viaggiatori. Ne approfitto per ricordarvi che domani verrà annunciata la prossima intervista sul mio profilo Instagram! Seguite la pagina! Ma adesso.. godiamoci qualche scatto! 😄 Travel to be more, Giada. ☀
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