Sono sicura che molti di voi siano amanti del mondo cinematografico. Vi capisco. Un film può insegnare, può spronare, può stupire… può farci vedere la vita che vorremmo vivere, guardare la persona che vorremmo essere. Alcuni film, più di altri, sono senza tempo. Il loro insegnamento sembra cadere a pennello in ogni periodo della nostra vita, quasi volesse invitarci a non dimenticarci che c'è un finale anche per noi, lì che ci aspetta.
Per me uno di questi film è "Soul Surfer". Potrei osare classificarlo nella mia top 10 dei film preferiti.
SOUL SURFER: UN FILM DAI VALORI PROFONDI.
Stiamo vivendo un periodo che passerà alla storia come un ostacolo che ci ha costretti a tirar fuori il meglio di noi in ogni ambito, ogni giorno. Un momento così fragile della nostra vita, dove la resa e la non accettazione di quello che sta - e che è - successo potrebbero solo peggiorare le cose. Questa pandemia ci sta letteralmente obbligando a mettere in pratica tutti i trucchi di sopravvivenza imparati nel corso degli anni, accortezze per salvarci fisicamente e mentalmente.
Tutto accade per una ragione. Sta a noi cercare di cambiare prospettiva, di mantenere la calma e di analizzare la situazione a mente lucida e con un occhio più distaccato. Dobbiamo allontanarci dal problema per vederlo nel suo complesso e per metabolizzare che se è successo a noi c'è un motivo e che siamo noi a dover imparare ad approfittare di questa occasione per migliorarci e reagire.
"I don't need easy. I just need possible". Bethany Hamilton, la protagonista del film, diventa idolo di chiunque si trovi in una situazione difficile con questa sua citazione piena di forza e determinazione: "Non mi serve che sia facile, mi serve che sia possibile".
Dal film di oggi vedremo proprio questo. Impareremo che possiamo essere più forti, abbiamo solo bisogno di cambiare punto di vista. "Soul surfer" è tratto da una storia vera.
TRAMA DEL FILM SOUL SURFER
Bethany Hamilton vive a Kauai, l'isola verdeggiante delle Hawaaii.
Come ogni isolano, il suo rapporto con l'acqua è un legame inscindibile e sin da piccola impara a viverci in mezzo facendone il suo stile di vita. In piedi ad una tavola, diventa di anno in anno sempre più forte, una promessa campionessa del surf. Ma la vita ha in serbo per lei qualcos'altro e Bet è costretta a tirar fuori tutta la sua energia - e la sua fede - per accettare ciò che le è successo e trarne un insegnamento.
Durante una mattinata di allenamento in acqua, uno squalo attacca Bethany, portandole via un braccio.
L'agitazione nell'arrivare sulla terra ferma, la corsa in ospedale e la speranza di sopravvivere alla perdita di tutto quel sangue sono solo l'inizio di quello che la aspetta. La sua vita è cambiata per sempre.
Bethany Hamilton ha appena 14 anni quando viene chiamata a dimostrare al mondo che si può andare avanti lo stesso. Che si può ancora combattere, che basta cambiare punto di vista per accettare ciò che è successo ed andare avanti.
Genere: storia vera, drammatico, biografico, sportivo Durata: 106 minuti Paese: USA
Anno: 2011
Probabilmente questa mia passione per il film è dovuta anche all'ambientazione, le Isole Hawaiane sono state meta del mio primo viaggio da sola. Nell'articolo riguardante la piccola Lanai'i racconto una divertente disavventura capitatami.
SOUL SURFER, IL SEGUITO: UNSTOPPABLE
Alla fine di un film così coinvolgente si è soliti farsi sempre un sacco di domande sui protagonisti, a cui diventa impossibile non affezionarsi. Avrà continuato a surfare? Si sarà sposata e avrà messo su famiglia?
Vivrà ancora nelle Isole delle Hawaii? Avrà continuato a lottare e a migliorare se stessa mettendosi continuamente in gioco? A distanza di 7 anni, esce il seguito di questo primo capolavoro. "Unstoppable" è un documentario sulla vita di Bethany Hamilton ad oggi. Nessun'attrice che parli al posto suo, una vera intervista scandita da immagini e video della sue giornate. Interventi di amici, parenti e professionisti nel mondo del Surf.
E voi avete un film che vi stia così tanto a cuore? Scrivetemelo nella box sotto l'articolo, e vedrò di pubblicarlo proprio qui, sotto la recensione e la trama di "Soul surfer".
Forse al mondo è questo che ci vorrebbe. Ci vorrebbero storie vere che spronino chi ha meno forza a fargli capire che ce la può fare, che può andare avanti, che sarà comunque bellissimo. Diffondiamo gentilezza e coraggio, che il mondo ne ha sempre bisogno.
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